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Quando Restaurares ha deciso di salvare questo edificio è perché ne ha capito il suo valore storico, culturale, e ne ha visto anche l'urgenza.
La fine dell'edificio in un ammasso di pietre era infatti più che certa.
Si è scelto inoltre questo edificio perché a differenza di altri conteneva in un unicum sia la vecchia casa di montagna che gli annessi raccard. Queste strutture, che erano assai tipiche nell'intero arco alpino ed in particolar modo proprio nella zona di Fénis, sono quasi del tutto scomparse per il degrado causato dal tempo, per l'assenza totale di manutenzione e perché il profilo ricostruttivo è più attento ad abbagliare i turisti che a salvare il territorio, il suo paesaggio e le vecchie unità abitative.
Il disfacimento graduale e progressivo del paesaggio è purtroppo figlio di questo modo di intendere la relazione delle attività dell'uomo con il proprio ambiente.
Restaurares, ha come finalità e scopo statutario quello di salvare edifici antichi che altrimenti andrebbero distrutti, e pertanto agisce per combattere questa deriva immobiliaristica che impoverisce continuamente e progressivamente l'Italia intera.
Questo immobile, del XVII° secolo, catalogato dalla Soprintendenza come edificio di pregio era tuttavia fuori dalla tutela dei beni dello Stato e quindi sarebbe andato completamente perduto.
La pluralità proprietaria dell'edificio giocava inoltre un ruolo sfavorevole al restauro, per cui se non fossimo intervenuti se ne attendeva il crollo per poi ricostruire un altro edificio al suo posto.
I raccard erano bruciati già da diverso tempo e il muro perimetrale ad ovest della casa cade rovinosamente a terra a metà del 2008.
Non c’era quindi molto tempo.
Le prime cure all’edificio sono consistite nello smontaggio di ciò che rimaneva dei raccard e poi nel ripristino del muro crollato.
Dei raccard abbiamo conservato le porte che sono state portate temporaneamente nei magazzini dell’impresa che ha eseguito i primi interventi di restauro.
La restante parte del legno era in pratica inutilizzabile sia strutturalmente che per i nuovi principi di risparmio energetico, ma anche perché l’esposizione al sole e alle intemperie lo aveva significativamente ammalorato.
Il muro crollato è stato invece ricostruito con un muro di spina in termolaterizio strutturale dello spessore di cm 35 e con una formazione di 2 corree di irrigidimento aventi sez. cm 35x 25 con calcestruzzo rck 25 N/mmq ed armatura composta da ferri lungitudinali del diam. di mm. 16 e staffe diam. mm.10 ogni 15 cm .nei quali sono stati annegati nel cemento ferri di armatura e cordoli di cemento per garantire il massimo della coesione con il cantonale e il muro in pietra che erano rimasti in piedi.
Tali interventi, necessari e indispensabili per la salvaguardia iniziale dell'edificio, hanno consentito poi di effettuare l'altro e più importante intervento del rifacimento del tetto.
Per fare questo è stata fatta una impalcatura esterna ed una interna al fine di ridurre al massimo i potenziali pericoli di sicurezza per gli uomini che vi lavoravano e per togliere le lose è stata utilizzata una gru con cestello.
Elemento cardine di questo, così come di altri restauri che la Società intende eseguire è la presa di distanza da eventuali scimmiottamenti o rifacimenti.
Ciò che è andato distrutto nel tempo non lo si può né lo si deve rifare.
Tutto ciò
che si è potuto salvare è stato invece preservato e salvaguardato.
I diversi piani ad esempio sono stati progettati per essere mantenuti della medesima altezza di quelli ritrovati al piano seminterrato e al piano terra. L'altezza perciò dei piani di 221 cm, deriva, oltre che dalla misura minima prevista dalle norme tecniche comunali e dalla necessità di fare risparmio energetico, dal fatto che così li abbiamo trovati prima del restauro e dalla necessità di toccare il meno possibile le quote pavimento e quindi le quote delle finestre e delle porte, fatta eccezione di ciò che deve essere garantito per regolamento edilizio in atto.
Anche la differenza di quota tra la prima parte di fabbrica e la seconda e la terza insieme, è stata mantenuta inalterata.
L'unico intervento di modifica riguarda il consolidamento delle fondazioni con relativo scavo ed esecuzione di sottofondazioni.
Con l'intervento di restauro, la fontana in cemento armato costruita nel 1954 sarà spostata di qualche metro in quanto prima era posta a filo strada ed era perciò pericolosa per i passanti.
Per rafforzare la stabilità dell'edificio, si sarebbe dovuto allineare il colmo del tetto a sud con quello già esistente a nord, ma per la richiesta del Comune di mantenere differenziati i due tetti e per la nostra filosofia di restauro si è fatta la scelta di non toccare nulla.
Il tetto di tipo ventilato è costituito da una struttura portante grossa e da una orditura in legno lamellare di abete (1 scelta a vista) delle dimensioni e sezioni necessarie secondo la normativa DIN.
Coperta con una perlinatura in lame di abete (1 scelta a vista) immaschiate dello spess.di cm 2 sulla quale è stata posata la barriera al vapore.
E' stato poi fatto un isolamento con doppio strato incrociato di polistirene ad alta densità cm. 6+6+4 compresa di relativa listellatura di contenimento. E' stata inoltre predisposta una listellatura di ventilazione cm 5x8 sul quale è stato poggiato un tavolato di ventilazione dello spessore di cm 3,0.
E' stata inoltre predisposta la listellatura per la posa di lamiera preverniciata dello spessore di 5/10, quindi un tavolato sottolosa in larice dello spess di cm 2,5 e poi un manto di copertura in lose di Spagna dello spess cm 2,5/3 in ragione di circa 130 kg/mq. Sono stati infine posati dei paraneve in acciaio INOX.
Apparentemente, il tetto sembrerebbe essere più pesante di quello esistente, invece è più leggero proprio in relazione dei 200 Kg/mq delle lose preesistenti.
La riduzione del peso delle lose supera infatti abbondantemente il maggior carico dei dormienti, della perlinatura e della coibentazione. Il peso del tetto è perciò stato scaricato di 30 kg/mq.
Restaurares ha preferito abbondare nella coibentazione del tetto, (4 cm. in più rispetto a ciò che prevede la normativa vigente in materia di risparmio energetico) e ridurre il peso del tetto attraverso una riduzione dello spessore delle lose. Le lose spagnole hanno peraltro il pregio di non arrugginirsi col tempo e di avere un colore canna di fucile più adatto ad una copertura di montagna, rispetto alle stesse lose norvegesi che pure di grande qualità hanno al contrario uno spessore maggiore e una tonalità di grigio molto più chiaro.
Una scelta quindi che ha ridotto i carichi sulle murature portanti e l'aspetto estetico del tetto.
Si è voluto mantenere i carichi esistenti prima del restauro ad evitare che il basamento della casa, privo peraltro di fondamenta come era in uso anticamente per le abitazioni rurali dell'arco alpino, subisse inattese e improvvide sollecitazioni.
Il tetto ventilato contribuirà durante l'estate a mantenere fresca tutta la casa ivi compreso i sottotetti e a fornire una maggiore coibentazione dei mesi invernali.
Nella progettazione dei raccard si è tenuta presente la ripartizione esterna degli ambienti e uti
lizzato quelle poche parti di raccard che si potevano riutilizzare, tra queste le porte.
L'intonaco esterno è stato dato tenendo come campione di riferimento quello dato al Chateau Royal di Cogne.
Il nostro edificio infatti era stato intonacato in diverse parti e sarebbe stato assurdo intonacarlo a macchia di leopardo. Abbiamo quindi ritenuto di completarlo stuccando a vista la parte bassa e i cantonali.
L'antisismica
L'intero edificio sarà dotato di una struttura interna in HEA ancorata solidamente ai muri perimetrali che garantirà da qualunque evento sismico anche in caso di superamento dei limiti massimi della scala Mercalli, in quanto oltre all'HEA i solai saranno realizzati con la tecnica del solaio Compound collaudato dall'ENEA quale il più affidabile tra le strutture orizzontali dal punto di vista sismico.
Avvertenza ai frequentatori del sito:
In primavera riprenderanno i lavori di restauro in quanto a causa delle basse temperature non è possibile operare.
Man mano che il restauro procede verranno fornite sul sito altre notizie.